KEPLER SCOPRE IL PIU' PICCOLO SISTEMA PLANETARIO EXTRASOLARE

Nuova scoperta in campo scientifico!
Ebbene si è stato scoperto il più piccolo sistema planetario al momento conosciuto.
È formato da tre pianeti, i più piccoli tra quelli famosi al di fuori del nostro Sistema solare, che ruoterebbero intorno a una stella nana rossa nominata KOI-961 avente un diametro pari a un sesto del nostro Sole.
La scoperta è stata resa possibile dal cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler.
«Si tratta del sistema solare più piccolo che sia stato trovato finora
», rivela John Johnson il responsabile scientifico della ricerca dell'Istituto per gli esopianeti al California Institute of Technology di Pasadena...
«È più simile in scala al sistema di Giove con le sue lune che ad ogni altro sistema planetario e la sua scoperta è una prova ulteriore della varietà di sistemi planetari presente nella nostra galassia».
I tre pianeti extrasolari sono stati chiamati KOI-961.01, 02 e 03, e la loro grandezza è particolarmente ridotta, pari a 0,78, 0,73 e 0,57 volte il raggio terrestre.
Per dirlo in parole più semplici il più piccolo sarebbe più o meno della stessa taglia di Marte.
Sono pianeti rocciosi come la nostra Terra, e questa caratteristica li valorizza rendendoli rari dato che al giorno d'oggi, tra i 700 pianeti extrasolari scoperti, sono solo una misera manciata quelli rocciosi.
«Gli astronomi hanno appena cominciato a confermare lo status di pianeta delle migliaia di candidati scoperti finora da Kepler»queste,le parole di Doug Hudgins, che collabora col programma Kepler proprio nel quartier generale della Nasa a Washington.
«È fantastico trovarne uno piccolo quanto Marte, e questo ci suggerisce che ci potrebbe essere una grande quantità di pianeti rocciosi intorno a noi».
Resterà probabilmente deluso chi crede di trovare tracce di vita in questo Sistema solare in miniatura anche perchè secondo gli esperti della Nasa i tre pianeti sono molto vicini alla loro stella e in pratica impiegherebbero meno di due giorni per fare il giro intorno a lei e questo li renderebbe troppo caldi per ospitare la vita.

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